Risparmio energetico

Risparmio energetico e utilizzo razionale dell'energia

Per risparmio energetico si intende l’ottimizzazione dell’utilizzo di fonti energetiche.

L'utilizzo razionale dell'energia quindi è il metodo che permette di ridurre il consumo di risorse energetiche utilizzabili per altre finalità.

Il risparmio energetico può essere attivo o passivo.

Investendo ad esempio per coibentare meglio la casa si ottiene un minor consumo di combustibile quindi un risparmio energetico passivo.

Investendo per produrre e installare sistemi di riscaldamento e/o per generazione di energia elettrica tramite sistemi FER avremo un risparmio energetico attivo dovuto alla riduzione del consumo di combustibili.

Ciò che determina la scelta di metodi per il risparmio energetico attivo o passivo dovrebbe essere l'EROEI ( acronimo inglese per ritorno energetico sull'investimento energetico) e il ROI (ritorno economico dell'investimento). L’obiettivo è la riduzione dei consumi energetici mantenendo gli stessi comfort e servizi, spesso con risparmio anche economico.

Per favorire il risparmio energetico possono essere stabiliti, a norma di legge, degli standard minimi di efficienza energetica, con incentivi per chi adotta misure più efficienti della norma, incentivi non necessariamente economici. Anche il risparmio di materie prime contribuisce al risparmio energetico, in quanto per ottenerle serve comunque l'impiego di energia, quindi il riciclaggio dei rifiuti, la riduzione degli stessi e il riutilizzo di prodotti concorrono all'obiettivo del risparmio energetico, la Comunità Europea sta discutendo standard industriali-produttivi per ottimizzare l'impatto economico ed ambientale nel ciclo di vita dei prodotti (LCA).

Nella accezione più comune per risparmio energetico si intende il minor utilizzo dell'energia a nostra disposizione nelle azioni di tutti i giorni,si compie attraverso comportamenti virtuosi ed intelligenti, ad es. spegnendo le luci quando non servono, utilizzando veicoli di bassa cilindrata o la bicicletta o anche scegliendo di andare a piedi o anche stare a casa. In questo senso non c'è limite quindi al risparmio energetico ma è una forma che riguarda più la sensibilità, l'etica e l'intelligenza individuale. In questo comportamento virtuoso ci può essere dunque rinuncia a comfort e/o servizi, ma non necessariamente.

Consumi energetici, fonti primarie e secondarie

Attualmente in Italia, per soddisfare il fabbisogno energetico annuo, si consumano circa 196 Mtep di energia totale, utilizzando diverse fonti primarie, nella tavola seguente sono specificate le quantità di energia per singole fonti, espresse in migliaia di tonnellate equivalenti petrolio, (1 tep = 10.000.000 kcal).

Fonti primarieutilizzate nel 2006

petrolio

metano

carbone

rinnovabili

nucleare

totali ktep

85.297

69.698

17.154

14.231

9.897

196.277

43,46%

35,51%

8,74%

7,25%

5,04%

100%


Le fonti primarie vengono utilizzate per ottenere energia elettrica, energia termica e carburanti, nella tabella sottostante l'attuale situazione, i dati riguardano il contenuto energetico delle fonti primarie necessarie alla produzione e non il puro contenuto energetico delle fonti secondarie ottenute.

Fonti secondariedalla trasformazione delle fonti primarie, 2006

En. Elettrica

 En. termica

 Carburanti

Usi non energ.

 Perdite

 totali ktep

59.533

77.334

43.747

8.015

7.648

196.277

30%

39,40%

22,29%

4,08%

3,90%

100%

 

Consumo di energia elettrica,

La tavola seguente illustra la quantità di energia elettrica prodotta da ogni fonte primaria e la quantità utilizzata dai vari settori di consumo.

Fonti primarie  e settori di consumo dell'energia elettrica nel 2006

 

industria

residenziale

agricoltura

servizi

perdite

totali %

totali GW

totali GWh

41.166

114.069

16.542

42.272

47.336

100,00%

361.384

comb..fossili

 

 

 

 

 

37,60%

135.868

metano 

 

 

 

 

 

29,48%

106.549

nucleare 

 

 

 

 

 

14,69%

53.083

rinnovabili 

 

 

 

 

 

18,23%

65.884

totali %

39,06%

31,56%

4,58%

11,70%

13,10%

100,00%

361.384

 

Consumo di energia termica

La tavola seguente illustra il fabbisogno di energia termica per settore di consumo in rapporto alle fonti primarie utilizzate.

Fonti primarie  e settori di consumo dell'energia termica  nel 2006

 

industria

residenziale

agricoltura

servizi

perdite

totali %

totali-ktep

Totali kTep

28.782,0

32.225,0

3.469,00

6540,8

6.317,3

100,00%

77.334,0

carbone 

4.413,0

8,0

0,00

0,0

393,3

6,2%

4.814,3

GPL.e.gas.petr.

548,0

2.203,2

128,80

2563,0

484,2

7,7%

5.927,2

oli.e.comb..petr.

7.111,0

3.755,8

2.459,20

406,6

1.221,6

19,3%

14.954,2

metano 

16.418,0

24.887,0

712,00

3571,2

4.055,3

64,2%

49.643,5

biomasse

292,0

1.371,0

169,00

0,0

163,0

2,6%

1.995,0

totali %

37,22%

41,67%

4,49%

8,46%

8,17%

100,00%

77.334,0

 

Consumo di carburanti

Quantità di carburanti utilizzati per i vari settori di trasporto.

Fonti primarie  e settori di consumo dei carburanti per trasporti nel 2006

 

stradali

aerei

navali

ferroviari

perdite

totali %

totali ktep

totali ktep

38.851,4

3.362,8

238,6

579,3

714,7

100,0%

43.746,8

gasolio 

19.610,7

3.224,0

236,6

124,4

292,0

53,7%

23.487,7

benzina 

16.795,0

126,0

 

 

288,0

39,3%

17.209,0

GPL

1.444,3

 

 

 

132,0

3,6%

1.576,3

metano

440,0

 

 

 

2,7

1,0%

442,7

elettrici

301,4

12,8

2,0

454,9

 

1,8%

771,1

biodiesel

260,0

 

 

 

 

0,6%

260,0

totali %

88,81%

7,69%

0,55%

1,32%

1,63%

100,0%

43.746,8

 

Aree di intervento

Fondamentalmente è possibile intervenire a tre livelli per razionalizzare ed ottimizzare la filiera energetica e ridurne conseguentemente l'impatto ambientale:

  • All'atto del prelievo (pozzi petroliferi, miniere, dighe, aeromotori, etc);
  • In fase di conversione in vettore energetico (le fonti primarie, come i combustibili e l'energia solare, vanno trasformate in elettricità o in combustibili raffinati per consentirne il trasporto all'utenza e l'utilizzo);
  • Al momento dell'utilizzazione (mezzi di trasporto, elettrodomestici, riscaldamento, processi industriali, etc)


Fonte: